venerdì 2 ottobre 2015

Letture del mese (agosto 2015) - "Bagheria" di Dacia Maraini - "Via Col Vento" di Margaret Mitchell

Ciao a tutti!
Eccomi di ritorno per parlarvi delle letture del mese di agosto! 


- " Bagheria " ,  Dacia Maraini





Della Maraini avevo già letto "La lunga vita di Marianna Ucria" che mi era piaciuto moltissimo e che vi consiglio senz'altro, soprattutto se vi è piaciuto "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa, perché rievoca un'atmosfera davvero molto simile, o almeno questa è l'impressione che ne ho avuto io. Anzi, per quanto mi riguarda la lettura della Maraini mi ha spinta a rileggere e riconsiderare il gattopardo, che era stata una lettura del liceo che non mi aveva particolarmente colpita.

"Bagheria" è un racconto autobiografico che parte dall'infanzia dell'autrice, dal lungo viaggio che affrontò insieme ai suoi genitori di ritorno da un campo di concentramento in Giappone, con destinazione la Sicilia, terra di origine della madre dai nobili natali. 


Da quello che ho letto finora uno dei temi principali di questa autrice è senz'altro quello dell'abuso sui minori, in particolare nell'ambito familiare, tematica piuttosto pesante e triste di cui è senz'altro fondamentale continuare a parlarne. 

L'ho trovato un libro intenso, a tratti mi sono sentita quasi a disagio, come se non fosse il caso di ascoltare quei racconti e quelle confidenze, il rapporto con i genitori e la famiglia, il difficile viaggio che si compie quando si ritorna alle origini che magari cerchiamo di negare il più possibile.
Mi è piaciuto l'excursus storico sulla città in cui vengono descritte le bellezze del territorio, come si è trasformato nel corso dei secoli fino ad arrivare agli scempi degli ultimi decenni.

In definitiva è un libro che vi consiglio dopo aver letto almeno un titolo o più di questa autrice, non è una lettera allegra ma certamente interessante.



- " Via col vento " ,  Margaret Mitchell




Questa è stata una rilettura, l'ho letto per la prima volta due o tre estati fa, trovato al libraccio a 2 euro, preso senza particolari aspettative... è finita che l'ho divorato in tre giorni.
Ah, non ho mai visto il film, quindi non posso farvi paragoni.
È un libro che tratta talmente tante tematiche che non so se riuscirò a fare un discorso completo ma farò del mio meglio.


La storia narra di Rossela O'Hara, bellezza del sud, figlia di un importante proprietario terriero, Gerardo, che arrivato dall'Irlanda con solo il suo amore per la terra, tanto orgoglio e voglia di rivalsa, riesce ad arricchirsi e fondare Tara, una gigantesca proprietà che produce cotone e come tutte le tenute del sud è basata sullo schiavismo. Rossella ha per madre la nobile, bellissima Elena, che è quasi una sorta di santa, uno dei pochi dei nella vita di Rossella, che spesso dimenticherà ed eviterà. 
Rossella è innamoratissima di Ashley, un bel giovane, nobile e particolarmente colto, cosa inusuale in quel tipo di società, dal temperamento molto diverso dal suo. È proprio questo a stregare la ragazza che però viene rifiutata e gettata nella disperazione quando scopre, a ridosso dello scoppio della guerra di Secessione americana, che questo sta per sposare sua cugina Melania. Mentre lei si dichiara e viene rifiutata a malincuore dal gentiluomo (che è attratto dalla sua bellezza ma ben consapevole delle loro differenze caratteriali) c'è nella stanza, ben nascosto, Rhett Butler, bello, maledetto e ripudiato dalla famiglia d'origine e dai suoi compatrioti per le sue idee e la sua condotta scandalosa. Rhett si rivelerà a Rossella solo dopo l'uscita di Ashley, canzona la ragazza ed allo stesso tempo l'ammira per il suo temperamento fiero e genuino, ma lei non gli perdonerà mai questo affronto. Rossella, decide di ferire Ashley, ammaliando e sposando il fratello di Melania, Carlo, brutto e di cui non le importa niente, diventando così parte della sua famiglia.
"Via col vento" racconta della guerra, di come fu vissuta al fronte, nelle città e nelle campagne, dell'amor di patria che per Rossella si traduce nella scoperta della sua vera natura e dell'amore nei confronti della sua casa, la sua Tara.
Si racconta dell'amore tormentato e non veramente corrisposto tra Rossela ed Ashley, dell'amore tra Rhett e Rossella fatto di inseguimenti e negazione, dei lunghi anni di sacrifici e delle estenuanti battaglie che la protagonista si ritroverà a combattere con a fianco un'insospettabile alleata, tanto odiata quanto preziosa (e ancor più odiata per questo) ovvero Melania, la moglie di Ashley.

Le trame dei libri sono il mio incubo, scusate, spero si sia capito qualcosa!



Parto dal presupposto che è sicuramente uno dei libri più avvincenti che abbia mai letto e che mi è piaciuto tantissimo e vi consiglio caldamente, anche se presenta alcuni punti decisamente discutibili.

Una delle tematiche, se non la tematica principale, è quella della guerra di Secessione e della questione dello schiavismo e qui tocchiamo il punto dolente: a mio avviso quello che emerge è sicuramente un grande amore dell'autrice per la propria terra, che possiamo leggere nella figura di Gerardo e di Rossella MA secondo me la Mitchell pecca di eccessivo buonismo nei confronti dei suoi compatrioti dell'epoca, o meglio, sono disposta a credere che possano essere esistiti dei padroni bianchi che trattavano con riguardo, come membri della famiglia i propri schiavi, trovo piuttosto credibile il racconto dell'ipocrisia del nord, che libera la popolazione nera ma che nel concreto si dimostra profondamente razzista, ma non credo possano essere negate le crudeltà e gli abusi che sicuramente sono stati commessi all'interno del sistema delle piantagioni e soprattutto trovo piuttosto ambigua e pericolosa questa sorta di giustificazione sulle origini del Ku Klux Klan.


Per quanto riguarda i personaggi:

Rossella O'Hara è una piaga d'Egitto per chiunque ci entri in contatto, è tremenda e meravigliosa allo stesso tempo, vorresti prenderla a schiaffi, però un po' l'ammiri... e poi vuoi di nuovo prenderla a sberle.  E' testarda, passionale, folle, persa per un uomo che ha totalmente idealizzato e per lui metterà a repentaglio quasi tutto e praticamente tutti. 

Un altro personaggio che mi è molto piaciuto è Melania, cugina e moglie di Ashley.
Melania è l'opposto della protagonista, la sua controparte e in qualche modo rappresenta una sorta di continuum, di estensione, della figura della madre di Rossella, Elena.
Come tutte le persone buone, intelligenti ed idealiste sa essere acqua cheta ma che è in grado di trasformarsi in un muro d'acqua ben solido e pronto a farsi scudo ed abbattersi contro chiunque minacci i suoi affetti e ciò che reputa giusto.
C'è un aspetto di cui non riesco ancora a farmi un idea chiara e cioè il motivo del profondo affetto, vero e concreto, che lei prova verso Rossella, che al contrario la ripaga con un'ostinata e costante scortesia se non a tratti cattiveria.
Il punto è che Melania è chiaramente una donna intelligente e l'idea che non riesco a togliermi dalla testa quando leggo il libro è che lei sia consapevole dell'attrazione che scorre tra suo marito e sua cognata. Conosce bene il marito, conosce e ama il mondo in un cui egli è cresciuto perché è anche il suo, è consapevole del fatto che lui prova per lei un amore tenero e profondo.... quindi non gli fa una colpa per il resto dei suoi desideri "carnali"? Allora in questo caso ha pena di Rossella e si sente in colpa nei suoi confronti? O forse, come buona parte della persone profondamente buone ed idealiste, non è in grado di mettere perfettamente a fuoco la cattiveria e i difetti nelle persone a lei più care e, un po' come una Jane Bennett, si sforza con tutte le proprie forze di cercare ostinatamente il bene nelle persone? Vede in Rossella qualità che lei ammira, tenacia e coraggio che lei pensa di non possedere, e non può crederla capace di vivere una vita basata su così tante bugie e meschinità?
Non so... e comunque alla fine da questo post si direbbe che questo romanzo ruoti intorno a Melania e non a Rossella, quindi forse è il caso di lasciar correre e andare avanti. 

Ashley non mi piace, non riesce mai ad essere forte e deciso fino in fondo, trascinando Rossella giù con sè per parecchio tempo, anche se infondo anche lui è un essere umano con le proprie debolezze. Mi è piaciuto il contrasto tra le loro due nature, lui perso nel suo mondo fatto di bellezza, filosofia e placida contemplazione, mondo che crollerà rovinosamente dopo gli orrori della guerra, mandandolo quasi alla deriva. Lei a fatica è in grado di riconosce ed apprezzare, e ci vorrà una guerra per insegnarglielo, la bellezza di un tramonto o dell'odore della terra natia. Per quanto amaro è snervante è incredibilmente vero quanto facilmente ci pensiamo innamorati di qualcuno tanto differente da noi e quanto siamo disposti a farci e fare del male, rinnegare i nostri bisogni reali, profondi, chi siamo davvero e chi sia davvero l'altro.

Rhett è un personaggio maschile molto interessante, gli si possono riconoscere diverse qualità quali una sincerità disarmante, che lo portano spesso a farsi odiare dalla gente, il rimanere fedele a sé stesso ed alle proprio idee, insomma è un uomo pragmatico, se vuole intelligente, spesso e volentieri un po' stronzo. Ama Rossella senza idealizzarla e senza venerarla (se non attraverso un personaggio di cui non posso parlarvi o sarebbe uno spoiler gigante), cerca in tutti i modi di farle prendere consapevolezza di chi lei sia veramente, di cosa ha bisogno e soprattutto di chi ha bisogno, tenta disperatamente di farle capire, di farle vedere quello che potrebbero essere insieme, una coppia che litiga furiosamente spesso e volentieri per poi far pace nel giro di qualche ora, perché sono così simili che sarebbe impossibile per loro non capirsi e ritrovarsi ogni volta. Mi piace molto l'amicizia che corre tra lui e Melania, si stimano a vicenda ed è un'altra riprova del fatto che Melania è una persona buona in grado di andare oltre le apparenze, le etichette, le ipocrisie, se reputa che oltre tutto questo ci sia un cuore buono. (E ci risiamo! Ok, basta.)


Rossella vive in uno stato di guerra perenne con il mondo che non si piega al suo volere, rinnega ogni principio e rinnega gli dei, per poi cadere, piangere tutte le proprie lacrime e di nuovo ricominciare questo gioco al massacro.
Alla fine le nubi della tempesta si dissolveranno e lei sarà in grado di vedere tutte le devastazioni che ha causato; ma rimettendosi in piedi e guardando al futuro si dirà, ancora una volta:  " Domani è un altro giorno " .

E' un libro molto interessante, appassionante, con dei personaggi che ne escono vivi più che mai.

Se avete delle informazioni sulla Mitchell, su le sue idee politiche per esempio e sulla sua storia, fatemi sapere, o se avete letto il libro come la pensate sui personaggi e soprattutto sulla tematica storica. 


Alla prossima ^^ 

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