lunedì 18 aprile 2016

L'angolo della poesia - "Nella Moltitudine" di Wisława Szymborska


Anche questa volta vi propongo una poesia che ho scoperto grazie ad una youtuber, Simona del canale CoseOvunque.
Questa ragazza riesce a creare dei contenuti veramente emozionanti, realizzati con grande cura e tanto amore. Ho cominciato a seguirla perché ero interessata ai video in cui raccontava della sua esperienza come au pair in America, video non solo utili ma anche belli da guardare. Adesso è ritornata su suolo italico ma continua a pubblicare queste piccole perle ed io la ringrazio per questo.

La perla in questione è "Nella Moltitudine" della poetessa polacca, premio Nobel, Wislawa Szymborska.

Non ho abbastanza coraggio per commentarla, qualunque parola sarebbe superflua, una stonatura. Al contrario la voce di Simona riesce davvero a rendergli giustizia, non serve altro.

Questa poesia mi emoziona e mi colpisce in pieno come poche altre cose;
è semplicemente, immensamente, Vita.






" Sono quella che sono.
Un caso inconcepibile
come ogni caso.

In fondo avrei potuto avere
altri antenati,
e così avrei preso il volo
da un altro nido,
così da sotto un altro tronco
sarei strisciata fuori in squame.

Nel guardaroba della natura
c'è un mucchio di costumi: di
ragno, gabbiano, topo campagnolo.
Ognuno calza subito a pennello
e docilmente è indossato
finché non si consuma.

Anch'io non ho scelto,
ma non mi lamento.
Potevo essere qualcuno
molto meno a parte.
Qualcuno d'un formicaio, banco, sciame ronzante,
una scheggia di paesaggio sbattuta dal vento.

Qualcuno molto meno fortunato,
allevato per farne pelliccia,
per il pranzo della festa,
qualcosa che nuota sotto un vetrino.

Un albero conficcato nella terra,
a cui si avvicina un incendio.

Un filo d'erba calpestato
dal corso di incomprensibili eventi.

Uno nato sotto una cattiva stella,
buona per altri.

E se nella gente destassi spavento,
o solo avversione,
o solo pietà?

Se al mondo fossi venuta
nella tribù sbagliata
e avessi tutte le strade precluse?

La sorte, finora,
mi è stata benigna.

Poteva non essermi dato
il ricordo dei momenti lieti.

Poteva essermi tolta 
l'inclinazione a confrontare.

Potevo essere me stessa - ma senza stupore,
e ciò vorrebbe dire
qualcuno di totalmente diverso. "






Wislawa Szymborka, poetessa e saggista polacca, premio Nobel per la letteratura 1996. Potete trovare questa poesia nella raccolta "La gioia di scrivere" .


       

2 commenti:

  1. Ciao! Eccomi, come promesso, a commentare il tuo "Angolo della poesia"! Devo dire che mi sono stupita, perché non conoscevo né poetessa né componimento. L'idea della poesia sembra così semplice, eppure dice delle verità di cui noi tutti troppo spesso ci dimentichiamo...
    Hai ragione tu, questa poesia parla proprio della vita, così com'è.
    Spero di scoprire presto altre poesie sul tuo blog!! :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Silvia, grazie mille per essere passata! ^^ "La gioia di scrivere" è veramente una bella raccolta. Vorrei tornare al più presto con qualche post, qualcuno è quasi pronto, ma è un periodo un po' particolare, vediamo! A presto! :)

      Elimina

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